POLITICHE PUBBLICHE | Retrospettiva sulla sessione estiva 2025
Nelle ultime tre settimane il Consiglio nazionale e quello degli Stati hanno discusso molti oggetti. Dedicate cinque minuti alla nostra rassegna delle ultime novità dal Palazzo federale.
Alacrità dietro le quinte
Diverse iniziative popolari, la tassazione individuale, l’approvvigionamento elettrico e il finanziamento della tredicesima mensilità AVS sono alcuni dei temi discussi nella sessione estiva. Come un monito in vista delle sfide di vasta portata che dobbiamo affrontare insieme, la sessione è stata segnata da un inizio drammatico: il disastro di Blatten (VS). Il Parlamento ha trattato poi diverse questioni che presentano collegamenti con l’attività dei fornitori di servizi per persone bisognose di assistenza; questioni talvolta lontane dai riflettori, ma che per molti aspetti riflettono sviluppi sociali significativi.
24.070 OCF Legge federale sulle prestazioni complementari all’AVS/AI (Prestazioni di aiuto e assistenza a domicilio). Modifica
La necessità di una revisione della Legge federale sulle prestazioni complementari, che prevede la promozione delle forme di alloggio con assistenza, è indubbia sia per il Consiglio nazionale che per il Consiglio degli Stati. Durante il dibattito parlamentare, i Consigli sono riusciti a ottimizzare ulteriormente il progetto in alcune aree: ad esempio, l’importo forfettario può essere versato proporzionalmente in caso di forme abitative miste e il catalogo di prestazioni è formulato apertamente affinché i Cantoni possano includerne ulteriori. Purtroppo, le questioni che dovevano ancorare le componenti psicosociali nella legge non hanno trovato una maggioranza. Di conseguenza, l’attuazione a livello cantonale sarà decisiva per quanto riguarda, ad esempio, l’orientamento psicosociale delle prestazioni integrative.
25.3015 e 25.3420 Mo. CPS «Introduzione dell’obbligo di prestare servizio di sicurezza»
Il Parlamento vuole introdurre al più presto l’obbligo di prestare servizio di sicurezza: i cittadini maschi dovrebbero prestare servizio nell’esercito o nella protezione dalle catastrofi (costituito oggi dalla protezione civile e dal servizio civile). Pertanto, ha adottato due corrispondenti mozioni delle sue Commissioni della politica di sicurezza. Il Consiglio federale avrebbe preferito un approccio più ponderato in merito. In primo luogo, voleva appurare l’effetto delle modifiche legislative in corso al fine di aumentare l’effettivo dell’esercito e della protezione civile e di rendere meno attraente il servizio civile. Solo poche voci isolate hanno chiesto chi svolteranno in futuro il lavoro di chi presta servizio civile oggi, anche per i fornitori di servizi alle persone bisognose di assistenza.
22.4505 Mo. Müller-Altermatt «Migliorare i dati sull’attuazione dei diritti dei minori»
La Svizzera attribuisce grande importanza al rispetto dei diritti dei minori. Tuttavia, vi è il grosso problema di reperire le basi statistiche: attualmente la situazione dei dati è sconclusionata ed eterogenea. L’attuale frammentazione degli indicatori e delle indagini rende molto più difficile trovare approcci risolutivi. Infatti, solo dati comparabili consentirebbero di determinare e coordinare le misure da adottare a livello nazionale. Purtroppo, per il momento non se ne farà niente: su raccomandazione della sua commissione preparatoria, il Consiglio degli Stati ha respinto la mozione e l'ha sostituita con un semplice mandato di esame. A volte, nella Berna federale, si cerca il pelo nell'uovo.
23.3366 Mo. Bulliard «Strategia nazionale in materia di accompagnamento e alloggio negli ambiti della vecchiaia e della disabilità»
La mozione era un condensato di sviluppi sociali degli ultimi anni. Si concentrava su temi come l’assistenza e l’accompagnamento, il rafforzamento dell’autodeterminazione o il mantenimento dell’autonomia e l’adattamento delle prestazioni di assistenza, a prescindere da criteri quali l’età o la disabilità. La mozione proponeva questo approccio olistico con il mandato al Consiglio federale di sviluppare una strategia nazionale. Il Consiglio degli Stati si è opposto alla mozione, che ora è lettera morta. La Camera alta aveva già respinto una mozione identica due anni fa. Ora e ancora una volta, il Consiglio degli Stati non è riuscito a richiedere l'elaborazione d’una strategia lungimirante per l’assistenza e l’alloggio per anziani e disabili.
25.3013 Mo. CSSS-S «Assunzione dei costi per le prestazioni di interpretariato in lingua dei segni nel settore sanitario»
Dopo il Consiglio degli Stati, ora anche il Consiglio nazionale con una netta maggioranza si è espresso a favore di criteri omogenei per l’assunzione dei costi per le prestazioni di interpretariato in lingua dei segni nel settore sanitario. Solo l’UDC ha seguito le raccomandazioni negative del Consiglio federale. Ciò significa che il Consiglio federale può ora elaborare i principi per la definizione delle tariffe e utilizzare il suo potere di persuasione per convincere i partner tariffali in disaccordo ad accordarsi.
24.3457 Mo. Gredig «Collaborare con l'economia per migliorare l'integrazione professionale delle persone con statuto di protezione S»
Data la carenza di manodopera in molti settori, è logico sfruttare meglio il potenziale interno. I rifugiati con status di protezione S apportano competenze preziose in molti settori. Una più stretta collaborazione tra enti statali, economia e organizzazioni senza scopo di lucro può facilitare l'accesso al mercato del lavoro. Modelli di partenariato con l'economia possono rendere più efficace ed efficiente l'integrazione professionale dei rifugiati con status di protezione S. Tutti i partiti, tranne uno, sono d'accordo e hanno approvato la mozione. Spetta ora al Consiglio degli Stati incaricare il Consiglio federale di promuovere il potenziale di manodopera nazionale.
23.4191 Mo. Funiciello Piani di protezione per prevenire gli abusi in organizzazioni che lavorano con bambini e giovani, così come mozioni simili di Bertschy, Wismer, von Falkenstein, Gysin e (Studer) Gugger
Se punire gli autori di violenza perpetrata in strutture di assistenza è importante, fare prevenzione è indispensabile. Perché la sofferenza causata ha spesso per le vittime conseguenze psichiche che durano tutta la vita. Tuttavia, il Parlamento ha respinto sei mozioni identiche di Consiglieri nazionali di diverse convinzioni politiche che chiedevano la creazione di concetti di protezione contro gli abusi. Il Consiglio federale aveva raccomandato di respingere le mozioni, motivando la sua posizione alla luce delle «limitate competenze attribuite alla Confederazione dal diritto costituzionale». Si era quindi espresso a favore di un postulato meno vincolante per esaminare i possibili approcci risolutivi. Il Consiglio nazionale non aveva seguito questa raccomandazione e aveva votato a favore delle mozioni. Nonostante la debolezza delle argomentazioni del Consiglio federale, il Consiglio degli Stati si è adesso lasciato convincere a respingere le mozioni e a convertirle in un postulato piuttosto vago. ARTISET si rammarica di questo inutile espediente, che non mette fondamentalmente in discussione la giustezza dell’introduzione di concetti di protezione. Il Parlamento ha perso così l’opportunità di adottare senza indugio misure efficaci: piani di protezione vincolanti non sono sicuramente una panacea, ma rappresentano comunque un contributo concreto alla prevenzione degli abusi.
24.4618 Mo. Roduit «Eliminare gli incentivi negativi dell’AI rispetto al lavoro e sfruttare il potenziale di reinserimento professionale»
Ai beneficiari dell’AI che accettano un posto sul mercato del lavoro generale viene ora garantita la rendita AI originaria per max tre anni come prestazione transitoria in caso di nuova incapacità al lavoro prolungata. Nonostante questo periodo di protezione, la revisione della rendita viene effettuata immediatamente dopo l’inizio dell’incapacità lavorativa. Questo genera insicurezza nelle persone interessate e probabilmente alimenta anche la riluttanza ad accettare un posto sul mercato del lavoro generale. La mozione chiede che la revisione della rendita avvenga solo dopo la scadenza del periodo di protezione. Il Consiglio nazionale ha accolto la richiesta. Ora tocca al Consiglio degli Stati.
Due iniziative interessanti che non sono ancora state trattate:
25.3192 Ip. Lohr «Presa in considerazione degli ambiti di lavoro e formazione nella "modernizzazione della LIPIn" e nella legge quadro per l’inclusione»
La risposta del Consiglio federale alle domande di Christian Lohr è più confusa che chiara. Da un lato, si starebbe valutando se e come la LIPIn possa essere integrata e ulteriormente sviluppata in una legge quadro sull’inclusione; dall’altro il Consiglio federale rimanda al trasferito po. Suter «Promuovere un mondo del lavoro inclusivo» (24.4213) per quanto riguarda i temi del lavoro e della formazione. Il Consiglio federale desidera chiarire con i Cantoni e gli attori privati come migliorare la permeabilità tra il mercato del lavoro complementare e quello generale. In questo contesto saranno evidenziate anche le interfacce con la formazione professionale.
25.3139 Po. Bulliard-Marbach «Strategia nazionale per l’infanzia e la gioventù» così come postulati identici Fivaz, Christ, Rosenwasser, Fehr Düsel
L’obiettivo dei postulati è di sviluppare una strategia ben armonizzata e strettamente coordinata per i bambini e gli adolescenti a livello nazionale, basata sui tre pilastri protezione, promozione e partecipazione, garantendo pari opportunità a tutti i bambini a questo riguardo. Questo perché negli ultimi anni sono emerse nuove sfide generali, come la digitalizzazione e la molteplicità di forme familiari diverse. È necessaria una migliore armonizzazione e un più stretto coordinamento delle pratiche cantonali, attualmente frammentate e talvolta diseguali. La richiesta ha perfettamente senso dal punto di vista di ARTISET e YOUVITA, poiché può aumentare l’efficienza e l’efficacia delle misure esistenti senza limitare il margine di manovra dei Cantoni in termini di progettazione specifica. Un quadro coerente elaborato dalla Confederazione consente di raggruppare in modo mirato le misure esistenti e di colmare le lacune. Gli investimenti a favore dei bambini e dei giovani creano valore aggiunto per l’economia e la società nel medio e lungo termine.
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